Un tour in India con workshop fotografico per tutti gli appassionati di fotografia di viaggio e reportage. Grazie alla esperienza e alle indicazioni del docente, Patrizio Usai, potrai catturare momenti più significativi dell’esperienza, migliorare le tue capacità tecniche, disporre dei consigli utili per realizzare le tue foto.
La dea Kali, moglie del dio Śhiva è considerata la dea della morte, del potere supremo, del tempo, della distruzione e del cambiamento. Ma rappresenta anche la sessualità e in alcune tradizioni l’amore materno. Kali in sanscrito significa “colei che è nera” e il suo mito può essere fatto risalire alle culture tribali e montane dell‘Asia meridionale che furono gradualmente assimilate e trasformate dalle tradizioni sanscrite. Il culto di Kali è uno dei più seguiti in India dove il centro di maggior venerazione coincide con la città di Calcutta, presso il tempio di Kālīghāt.
“La prima cosa che colpiscono dell’India sono i colori e gli odori. E’ il dolce aroma impregnato del sudore della speranza, che è l’opposto dell’odio … è l’aroma degli dei, demoni e imperi e civiltà che risorgono e decadono. E’ l’azzurro aroma di pelle del mare, è l’aroma di sangue e metallo della macchine… E’ il colore della gente dell’Assam, jat e panjabi; gente del Rajasthan, del Bengala e del Tamil Nadu; gente da Pushkar, Cochin e Komarak; caste guerriere, bramini e intoccabili; hindu, musulmani, cristiani, buddhisti, parsi, jain, animisti; pelli chiare e scure, occhi verdi, dorati, bruni e neri; le forme e i volti diversi di quel bizzarro assortimento, di quell’incomparabile bellezza che è l’India.”
Da Shantaram di Gregory David Roberts
Workshop fotografico condotto da Patrizio Usai
Fotografo – reporter professionista, esperto del paese presente.“La fotografia per me rappresenta un linguaggio decifrabile dai molti, un codice d’espressione polivalente che funziona da ponte ove il linguaggio pone limiti. Per il mio operato, le foto narrano altre verità e culture, nelle quali io stesso scorgo continuamente nuove essenze dettate dagli sguardi o dalle entità naturali.”